
Prevenzione tumori del colon e retto
Cosa sono le neoplasie del colon e retto
L'intestino è l'organo deputato all'assorbimento delle sostanze nutritive introdotte con l’alimentazione. L’intero intestino è suddiviso, per differenze funzionali, in intestino tenue o piccolo intestino ed intestino crasso o grosso intestino.
Il grosso intestino comprende il colon (con le sue porzioni ascendente, trasverso, discendente e sigmoideo) ed il retto che costituisce l’ultimo tratto dell'intestino fino all’ano.
Il tumore del colon-retto è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che riveste questo organo. Questo è il risultato di una sequenza di eventi che vede in primis la comparsa di un piccolo polipo senza caratteristiche di malignità (adenoma) che, con un processo molto lento, che richiede di solito dai 5 ai 15 anni, cresce ed evolve fino a diventare un tumore con capacità di diffusione nell’organismo (adenocarcinoma).
Quanto è diffuso
Il tumore del colon-retto è molto diffuso (secondo tumore per incidenza nella popolazione italiana); ma presenta complessivamente una prognosi favorevole rispetto a molti altri tumori solidi; fondamentale è una diagnosi precoce.
Il tumore del colon-retto è una patologia che è possibile prevenire, riducendo i fattori di rischio (correggendo dieta e stile di vita) oppure identificando precocemente i polipi adenomatosi ed asportandoli endoscopicamente prima che possano evolvere in carcinoma.
Sintomi
Nella maggior parte dei casi i polipi non danno sintomi; possono però dar luogo a piccole perdite di sangue rilevabili con la ricerca del sangue occulto fecale (circa 5% dei casi).
I sintomi del carcinoma sono molto variabili e talora possono essere molto aspecifici; importante è non trascurare sintomi come l'anemia e la perdita di peso. Talora una stitichezza ostinata, alternata a diarrea, può costituire un primo campanello d'allarme.
Il sanguinamento rettale è un sintomo che può anche non essere associato alla presenza di un tumore o di un polipo, ma che merita comunque una valutazione specialistica.
Diagnosi
Il tumore del colon-retto viene oggi diagnosticato sempre più precocemente grazie alle campagne di screening sulla popolazione nella fascia d’età considerata più a rischio (dai 50 ai 70 anni).
Al di fuori di questi programmi, la diagnosi parte dall’esame clinico, che consiste nella visita con palpazione dell'addome e ricerca di eventuali masse intestinali, a livello epatico e nei linfonodi. Nel caso dei tumori del retto, l’esplorazione digitale del retto consente in gran parte dei casi di effettuare la diagnosi. Il completamento della visita con una rettoscopia (esame molto semplice e ben tollerato, che, diversamente dalla colonscopia, non necessita della preparazione intestinale totale) permette di dirimere i casi dubbi.
A livello del retto, polipi anche di grandi dimensioni, possono essere asportati con metodiche endoscopiche (TEM) senza dover ricorrere ad interventi chirurgici demolitivi.
Prestazioni ambulatoriali e trattamenti:
- Prima visita di prevenzione:
con valutazione dei fattori di rischio, loro correzione ed impostazione di programma di screening personalizzato - Rettoscopia:
esame ben tollerato, della durata di pochi minuti, che permette l'esplorazione completa del retto. Necessita di una semplice peretta evacuativa come preparazione all'esame. - TEM:
procedura endoscopica-chirurgica che permette l'asportazione di polipi del retto, anche di dimensioni rilevanti, senza dover ricorrere ad interventi demolitivi.