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Faccette estetiche

Quando guardiamo il viso di una persona e ne abbiamo un’impressione di piacere e di gradevolezza, spesso non siamo in grado di focalizzare l'attenzione su quale particolare ci attrae e ci fa percepire come bello quel viso.
Quando si vede un bel viso si ha una impressione di equilibrio ed armonia, ma uno dei fattori che maggiormente incide in questa impressione è il sorriso.
Il sorriso è la prima cosa che gli altri notano di noi. Un bel sorriso dà una immediata sensazione di accoglienza che ci induce a nostra volta a sorridere. Se abbiamo denti vecchi, ingialliti e il nostro sorriso non è invitante, perdiamo una grande opportunità di essere apprezzati ed accolti.
Oggi i pazienti pretendono non solo un risultato funzionalmente perfetto, ma anche e sempre più spesso un miglioramento del proprio aspetto. Denti bianchi, splendenti e regolari, sono attraenti e riconosciuti come un segno di vitalità e di benessere del corpo. Inoltre, un sorriso accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in se stessi. Chi ha dei denti belli sorride più spesso e più volentieri di chi sa di avere denti brutti e preferisce nasconderli.
La percezione di bellezza deriva dall’armonia delle proporzioni delle varie parti del viso che possiamo distinguere in tre terzi: il terzo superiore dove dominano gli occhi, il terzo medio dove domina il naso ed il terzo inferiore dove domina la bocca, i denti e il sorriso.
L’odontoiatria estetica è la branca dell’odontoiatria che si occupa di valutare gli inestetismi del terzo inferiore del viso e in particolare della bocca e dei denti al fine di ristabilire un giusto equilibrio di proporzioni e rendere così attraente questa importante parte del volto.
Tra le più interessanti possibilità che l’odontoiatria estetica ci offre, non invasiva, di immediato impatto e di sicuro risultato estetico ci sono le faccette in ceramica.
Le faccette estetiche sono sottilissimi gusci: applicate sulla superficie esterna del dente, ne mascherano imperfezioni legate al colore, alla forma o alla posizione.
Proprio come le unghie finte, le faccette vengono applicate sulla superficie del dente per migliorare l’aspetto estetico del sorriso.

Perché gli attori hanno sempre un bel sorriso?

Ovviamente perché sono ben consapevoli di quanto il loro sorriso sia determinante nella loro immagine.

In quali casi è consigliato ricorrere a questo trattamento?

  • Migliorare alcune funzionalità come ad esempio la masticazione (nel caso in cui sia presente un dente storto)
  • Possibilità di allungare uno o più denti che nel corso degli anni si sono consumati a causa dell’età o del bruxismo
  • “Aggiustare” un dente scheggiato
  • Donare allo smalto la lucidità che ha perso nel corso degli anni a causa di cibo, fumo e bevande (come ad esempio il caffè)
  • Discromie, ovvero delle macchie permanenti che non possono essere eliminate con lo sbiancamento professionale
  • Diastemi, dove vengono applicate faccette più grandi per riempire gli spazi vuoti tra i denti
  • Anomalie di forma del dente o comunque dove è necessario cambiare completamente la forma di un dente
  • Difetti sullo smalto
  • Denti disallineati che a volte possono essere corretti con le faccette

L’applicazione delle faccette dentali è indicata anche in tutti quei casi in cui l’utilizzo di una terapia ortodontica, il detartraggio o lo sbiancamento professionale sono inappropriati o insufficienti per ottenere buoni risultati.

Quali vantaggi offrono le faccette?

In confronto ad una normale corona protesica, la procedura è molto più conservativa per i denti, poiché viene preparata eventualmente solo una quantità minima di smalto dentale. Inoltre, le faccette sono durevoli nel tempo e resistenti alle forze masticatorie.
Pazienti con parafunzione (bruxismo o serramento dei denti) non sono candidati ideali per un simile trattamento; in questi casi è consigliabile risolvere il problema prima ancora di procedere a un progetto di restauro con faccette con l’utilizzo di un bite.

Come avviene l’intervento?

Dopo una prima visita e un’analisi estetica e dopo avere discusso assieme al paziente dei problemi presenti e delle possibili soluzioni, si può procedere ad un piano di trattamento di riabilitazione estetica che può comprendere molte diverse soluzioni tra le quali le faccette in ceramica.

La preparazione del dente, quando è necessario, consiste nel rimuovere un piccolo spessore di smalto dentale, variabile secondo il caso. Si tratta di una procedura conservativa, che non comporta danno al dente e rimane entro i limiti dello smalto. Lo spessore molto sottile della ceramica (0,3 - 0,7 mm) conferisce al rivestimento quella semi-trasparenza così naturale che ha fatto il successo di questo restauro. Lo speciale effetto “lente a contatto” lo rende praticamente invisibile.

Quale manutenzione per le faccette?

Le faccette vanno gestite come denti normali. Vanno spazzolate quotidianamente dopo i pasti con un movimento gentile dello spazzolino verso il basso, movimento che non dovrà essere traumatico per la gengiva per evitare retrazioni gengivali.
Anche con la presenza di faccette è necessario utilizzare quotidianamente (meglio la sera) il filo interdentale, prestando particolare attenzione al bordo gengivale.
Per prevenire danni o fratture alle faccette evitare di addentare cibi od oggetti troppo duri (es. ghiaccio, etc).
I denti con faccette, come tutti gli altri denti, richiedono controlli regolari (ogni sei mesi), che, associati ad una scrupolosa igiene orale, oltre a mantenere sani denti e gengive, permettono alle vostre faccette di durare il più a lungo possibile.
Bisogna però sapere che il processo di preparazione, anche se minimo, è irreversibile. Una volta ricoperto dalla lamina di ceramica, il dente avrà sempre bisogno nel tempo di un’analoga faccetta per avere un aspetto normale, perché la superficie viene a volte leggermente preparata per ricevere la faccetta. Poiché è improbabile che essa, come del resto qualsiasi altro restauro odontoiatrico, duri per sempre, è bene entrare nell’ordine di idee che nel tempo, in media una decina d’anni o più, sarà necessario sostituire la vecchia faccetta con una nuova.
Va anche ricordato che l’applicazione di una faccetta in ceramica, pur non essendo reversibile, comporta la rimozione di struttura dentale di gran lunga inferiore a quella richiesta da altri restauri, per esempio le corone dentali.
Per tale motivo, quando esistono le indicazioni per l’applicazione di una faccetta in ceramica, questa dovrà sempre essere considerata il trattamento d’elezione.
Curiosità
È opinione comune pensare che l’applicazione di faccette sia una tecnica innovativa, ma in effetti esistevano già alcuni prototipi alcuni decenni fa. Le prime furono introdotte dal dr. Charles Pincus nella Hollywood degli anni ’30 per migliorare l’aspetto degli attori nei primi piani cinematografici. Il dr. Pincus applicava questi sottili rivestimenti con una polvere adesiva per dentiere, per poi rimuoverli alla fine delle riprese.

Domande e Risposte

D: I miei denti diventeranno grossi? Spessi?
R: Assolutamente NO! Lo spessore dei denti rimarrà praticamente invariato! Ricordiamo che lo spessore è poco più di quello di una lente a contatto.

D: Comportano dolore?
R: No! Le faccette non richiedono alcuna preparazione o una minima preparazione e pertanto non è necessario usare l’anestetico. In alcuni casi può essere necessaria una piccola modifica della forma del dente assolutamente indolore.

D: Quanto tempo ci vorrà per cambiare il mio sorriso?
R: Il trattamento con faccette in genere richiede 2 sedute di un’ora molto ravvicinate nel tempo
D: Come faccio a sapere se le faccette di ceramica sono la soluzione giusta per me?
R: E’ possibile simulare al computer il risultato estetico che si otterrà
D: Quanto tempo dureranno le faccette?
R: Uno studio clinico a lungo termine (oltre 20 anni) mostra il 100% di ritenzione senza discolorazione.
D: Quanto costano le faccette?
R: I costi di una faccetta non sono superiori a quelli di una buona corona in ceramica integrale, ma bisogna considerare che per ottenere un cambiamento sostanziale dell’estetica del proprio sorriso occorre prevedere varie faccette e quindi l’investimento economico più diventare importante.

Casi clinici:

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